Cdp Venture Capital SGR – Fondo Nazionale Innovazione ha istituito un nuovo strumento denominato Fondo Rilancio che, grazie al decreto attuativo dell’art. 38 comma 3 del Decreto Legislativo Rilancio del 1° ottobre u.s. del MISE, gestisce la somma di 200 milioni che il Ministero ha stanziato per supportare la fase di ripartenza di Startup ad alto potenziale tecnologico e PMI innovative dall’emergenza Covid-19.
Il Fondo Rilancio ha una durata massima di 10 anni dalla data di chiusura del periodo di sottoscrizione, estendibili per altri cinque.
La durata del periodo d’investimento è di cinque anni dall’avvio dell’operatività.
Tale strumento costituisce una forma importante di collaborazione e raccordo tra gli operatori dell’ecosistema del Venture Capital italiano. Con il Fondo Rilancio, infatti, saranno gli stessi Investitori Qualificati e Regolamentati che operano sul territorio italiano, a segnalare le startup e le PMI Innovative in cui stanno per investire o hanno già investito nei sei mesi antecedenti l’entrata in vigore del DL Rilancio.
In questo modo, i) i finanziamenti saranno realizzati in matching con gli investitori accreditati, ii) il capitale investito da Cdp Venture Capital SGR ammonterà a un massimo di un milione di euro per singola Startup o PMI investita, che raccolgano almeno fino a 250 mila euro da coinvestitori privati, iii) gli investimenti iniziali saranno effettuati con:
– finanziamenti convertendo;
– tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi;
– mediante l’erogazione di finanziamenti agevolati;
– attraverso altri strumenti finanziari di debito che prevedano la possibilità del rimborsodell’apporto
Gli eventuali round successivi si realizzeranno, invece, tramite l’investimento in equity.
Inoltre, le aziende oggetto di investimenti da parte del Fondo Rilancio dovranno avere sede e attività in Italia e mostrare potenzialità di sviluppo in base ai seguenti requisiti:
1. crescita di ricavi e clienti;
2. un piano industriale triennale sostenibile;
3. contratti o partnership strategiche o sulla base di brevetti depositati.
Nel primi sei mesi il fondo prediligerà le imprese che nel primo semestre del 2020 abbiano concluso positivamente l’istruttoria per l’incentivo Smart&Start Italia oppure subito una riduzione del fatturato di almeno il 30% rispetto a uno dei semestri del 2019.
Marco Corica