Il report “FinTech waves – The italian FinTech ecosystem” di EY e del Fintech District afferma che l’innovazione digitale sta influenzando i settori finanziario, bancario e assicurativo italiani, che hanno introdotto negli ultimi anni di una serie di regolamenti e incentivi per promuovere la crescita della community FinTech (es. Agenzia per l’Italia Digitale, PSD2 ecc.).
In Italia il FinTech si sta affermando rapidamente nei servizi finanziari, sia presso la clientela retail che presso gli investitori, infatti il numero di FinTech in Italia è in costante crescita, essendo passato dalle 11 FinTech nel 2011 a 345 registrate nel 2020.
Delle 345 Startup censite il 74% sono FinTech, mentre il 26% si colloca tra le TechFin, cioè imprese che offrono soluzioni tecnologiche innovative all’industry finanziaria.
Guidano la classifica delle FinTech italiane le Startup di Crowdfunding (71), per la maggior parte in uno stadio intermedio di crescita (Early Stage ed Early Growth) e sono finanziate tramite risorse personali o Business Angel.
Dall’indagine emerge che il 95% circa delle startup italiane ha una post-money valuation superiore a 1 milione di euro. Inoltre, la maggior parte delle startup (circa il 70%) ha come obiettivo il finanziamento da parte di fondi di Venture Capital internazionali.
Nell’anno in corso, nonostante il Covid-19, l’Ecosistema FinTech italiano ha tenuto, registrando una raccolta di circa 90 milioni di euro.
A partire dal prossimo futuro la Cybersecurity e la Cyber Insurance diventeranno sempre più strategiche nel processo già in atto della trasformazione digitale delle aziende, le RegTech avranno un ruolo fondamentale nella digitalizzazione dei processi regolamentari.
Inoltre, le WealthTech, abilitate dall’AI, saranno la rivoluzione nel settore del Wealth & Asset Management e l’Open Banking continuerà nell’interazione con le FinTech.
Marco Corica